Sindrome metabolica e decadimento cognitivo nelle donne anziane
Molti studi sostengono che i fattori di rischio cardiovascolare abbiano un ruolo nell’invecchiamento cognitivo.
La sindrome metabolica, una costellazione di fattori di rischio cardiovascolare, è comune nelle persone anziane, e numerosi studi suggeriscono che potrebbe essere associata a decadimento cognitivo, anche se i risultati sono contrastanti.
Uno studio multicentrico ha verificato l’esistenza di un’associazione tra la sindrome metabolica e le sue componenti, e il decadimento cognitivo incidente nelle donne anziane.
Lo studio è stato condotto in 180 Centri clinici e ha valutato in maniera prospettica se la sindrome metabolica e le sue componenti fossero associate al rischio a 4 anni di sviluppare decadimento cognitivo ( demenza, decadimento cognitivo lieve o basso punteggio al Global Cognitive Test ).
Sono state incluse nello studio 4.895 donne ( età media 66.2 anni ) con osteoporosi già incluse in uno studio per determinare il decadimento cognitivo clinicamente rilevante. Queste pazienti non mostravano decadimento cognitivo al basale ed erano affette da sindrome metabolica.
In tutto, il 10.2% è risultato affetto da sindrome metabolica, e il 7.2% ha sviluppato decadimento cognitivo rispetto al 4.1% senza la sindrome ( odds ratio aggiustato per età, OD=1.66 ).
Il numero medio di componenti della sindrome metabolica per tutte le donne è stato di 1.0; il 10.6% era rappresentato da donne obese, il 18.3% presentava ipertrigliceridemia, il 24.5% aveva bassi livelli di colesterolo HDL, il 39.7% aveva la pressione alta e il 7.8% aveva alti valori di glicemia a digiuno.
È stato osservato un aumento aggiustato per l’età del 23% nel rischio di sviluppare decadimento cognitivo ( OR=1.23 ) per ogni unità di aumento nel numero delle componenti.
Successivi aggiustamenti per variabili multiple hanno ridotto l’effetto.
In conclusione, in questo studio è stata osservata un’associazione tra la sindrome metabolica e il numero di sue componenti e il rischio di sviluppare decadimento cognitivo nelle donne anziane.
Sono necessari ulteriori studi per stabilire se uno screening e una gestione più stretta dei soggetti anziani a rischio possa diminuire l’incidenza del decadimento cognitivo. ( Xagena2009 )
Yaffe K et al, Arch Neurol 2009; 66: 324-328
Neuro2009 Endo2009